viernes, 10 de junio de 2011

Realismo e contrasto di colori

Nata a Mestre frecuentó il Liceo Artistico a Venezia.. I suoi primi passi nel settore artistico, terminato gli studi, sono appoggiando la ditta Ducale Restauro ed effettuando con loro, i seguenti lavori :

La Chiesa di San Rocco a Venezia
Il Duomo di San Lorenzo a Mestre
Il Palazzo La Badessa a Venezia
La Chiesa di San Cipriano a Cipriano.


Per un anno lavora con un’artigiana dove apprende a decorare il vetro, poi gli si presenta l’occasione di affiancare un’orefice per circa un anno .
Tre lavori artistici molto diversi tra loro, ma che necessitano entrambi di precisione, pazienza e sensibilità .

Esaurite queste esperienze, inizia a viaggiare, alla ricerca di stimoli, di nuove sensazioni che le possono far esprimere quell’impulso mai sopito, del dipingere .
Dipingere è una passione trasmessa dal nonno, che con la sua infaticabile ricerca della perfezione contribuisce a disciplinarle la mano, a darle il rigore del segno, addolcito peró da una personalitá tenerissima e allo stesso tempo esuberante .
Tutto ciò permette ai suoi lavori di essere forti, morbidi, intensamente profondi, realisti e
trasparenti in un gioco di contrasti che caratterizzó la sua vita.

Ora è il colore che l’accompagna , che integra le sue giornate e che fa fiorire dal vetro e dalla tela le sue piccole , preziose figure .

Andrea Pezzile .

Ha esposto:

nel 2005 Villa Bembo, Casale sul Sile ,Treviso,Italia
nel 2006 Hotel Holliday Inn , Venezia , Italia
nel 2008 Pub Arte Nova , Torre del mar , Spagna
nel 2009 Pub Ebano , Torre del mar , Spagna
nel 2009 Ristorante La Mamma,Torre del Mar,Spagna
nel 2010 La Galeria , Estepona , Spagna

nel 2011 Castillo la Duquesa, Manilva, Spagna

Dedico questo mio opuscolo autobiografico alla figura di mio nonno Paolo Schena in arte "Lulluccio", recentemente scomparso,(1917- 2006) che piú d ogni altro, mi ha trasmesso il trasporto per l’arte .

Rughe profonde segnavano i suoi percorsi di vita, un passato ormai lontano, di una terra abbandonata per inevitabili circostanze, la sua amata Brindisi .
Indelebile nella mia mente la sua espressione di saggezza, il suo appartenere ad un’epoca e ad un paese pieno di conflitti, che traspariva dai suoi occhi azzurri chiari .

Era il 1980 ed io smaniosa di assistere a quel meraviglioso danzare delle sue mani vissute, su quella tela cosí bianca, rimanevo immobile quasi senza respirare, curiosa di scoprire cosa potesse realizzare quella dolce e precisa scia che dal suo pennello aveva vita .

Fremevo dalla voglia d’imparare da lui tutto ció che mi poteva insegnare .
Quanti fogli buttati per un po’ di colore fuori dal bordo .
Avevo cinque anni e giá pretendeva da me la precisione piú assoluta .

Io pignola come lui ,inconsapevole del mio futuro, appresi cosí con immensa modestia a dipingere e solo ora che non c’é piú realizzo cosa di piú caro mi ha dato….
L’amore per l’arte e la passione per i colori .
Grazie mio amato nonno
Tua nipote
Lisa schena